Quando in inverno, le giornate si accorciano e le temperature scendono, è giunto il momento del vin brulé o glühwein oppure glögg, grog o punch. Siamo andati alla ricerca delle origini di questo rimedio naturale contro il raffreddamento, che da nord a sud, mette tutti d’accordo in Europa! Abbiamo scoperto che in Sassonia 185 anni fa, nel dicembre 1834, August Raugraf von Wackerbarth, nella sua dimora il Castello di Wackerbarth a Radebeul, inventò una bevanda speciale che facesse dimenticare il freddo e scaldasse i cuori. Aggiunse al vino bianco dei loro vitigni lo zafferano, l’anice e il melograno e riscaldò la pozione!
Questa ricetta che negli anni fu dimenticata, venne riscoperta nel 2013 nell’Archivio principale di stato sassone a Dresda, e dopo un attento esame, apparve chiaro che oggi questa specialità si chiamerebbe vin brulè!
Ingredienti per prepare il Vin Brulè, secondo la più antica ricetta ritrovata in Germania.
1 brocca di vino (0,93 litri)
4 cucchiaini di cannella in polvere
2 cucchiaini di zenzero
1 cucchiaino di semi di anice
1 cucchiaino di melograno
2 noci moscate
1 cucchiaino di cardamomo
1 cucchiaino di zafferano
Unite tutto insieme, scaldate, mescolate, filtrate la bevanda e addolcitela a piacere con miele e zucchero!
Vin brulè, ambasciatore del Natale sassone e della tradizione gastronomica
Dopo il ritrovamento del documento storico, il capo chef di Wackerbarth ha adattato con cura la ricetta storica al gusto di oggi ed è nato “Wackerbarths Weiß & Heiß”. Oggi questa bevanda invernale delicatamente fruttata a base di vino bianco sassone, succo d’uva ed ingredienti finemente conditi stanno diventando sempre più apprezzati dagli intenditori vicini e lontani.
